Confcommercio- Fipe Sardegna a seguito dell'emergenza sanitaria da COVID-19, che ha duramente colpito tutti i settori economici, ha inviato al Presidente della Regione, Christian Solinas e all'Assessore del commercio, Giovanni Chessa, un documento che fotografa lo stato del settore dei pubblici esercizi, bar e dei ristoranti, maggiormente colpiti dalla crisi e la cui riapertura appare ancora lontana.
Con chiare esemplificazioni sull'andamento economico delle aziende la FIPE propone 10 misure che il comparto ritiene utili oltre che per salvare le imprese anche per i tanti posti di lavoro che questo mondo rappresenta.
No al plexiglass, cancellazione dei tributi maturati nei mesi di chiusura delle attività e fino alla fine dell'emergenza (ad esempio IMU, TARI, suolo pubblico) moratoria sugli affitti con indennizzo economico laddove non arriva lo Stato, finanziamenti a fondo perduto parametrati alla perdita di fatturato, prolungamento deli ammortizzatori sociali per la tutela delle professionalità del comparto, sono alcune delle proposte del decalogo.
Allegate le richieste degli imprenditori.
Confcommercio - Fipe Sardegna ha chiesto anche per questo fondamentale comparto dell'economia locale al Presidente della Regione, con urgenza, di anticipare i tempi per la riapertura. Gli operatori sono ormai in grado di garantire adeguate misure di sicurezza anche attraverso l'adozione di protocolli specifici predisposti dalla stessa Federazione che rendono operative le già chiare misure delle autorità sanitarie e degli altri enti preposti.